Maltignano
Il toponimo Maltignano appare, secondo gli storici municipali ascolani, dopo la guerra sociale, combattuta per neutralizzare la invadenza politica di Roma, tra il 90 e l'88 a.C. e vinta dai romani che, per ultimo, conquistarono la città di Ascoli. Il Piceno così passò alle dipendenze del Senato romano e,localmente, di un duumvirato. Fu daun duumviro (Publio Maltino Basso) che il territorio prese il nome di Maltignano (agemaltineanus). Sulle carte il toponimo non compare prima del sec. VIII, e precisamente con la presunta donazione di Carlo Magno, che ne fece una baronia capitolare. Il Capitolo della cattedrale ascolana possedette il feudo, con poche interruzioni, fino al 1818, all'indomani dell'abolizione dell'istituto feudale. Il castello deve aver avuto origine per la necessità di difendere il feudo, probabilmente intorno all'anno mille. Nel sec. XVI furono fabbricate le prime case, appoggiate alle mura del castello. Alla fine del sec. XVI il castello, aperto il perimetro rinascimentale, sviluppò l'incasato in un più ampio cerchio di mura. Rimangono ancora due bei palazzi (dei Rosati e dei Carpani), con pregevoli forme del secondo rinascimento.
Civitella del Tronto
Comune della Val Vibrata posto ai confini con le Marche, è una cittadina aristocratica, ricca di arte e di storia. Di origine incerta, ha sempre avuto un ruolo di fondamentale importanza nella storia dell'Italia meridionale per la presenza della imponente fortezza militare, impropriamente detta "Borbonica". Grazie ai lavori di restauro, l'immensa fortezza che, con i suoi 25000 mq di superficie è una delle più grandi d'Europa, è tornata alla primitiva suggestione.
Faraone antico
Borgo medievale facilmente raggiungibile percorrendo la strada che congiunge S.Egidio alla Vibrata a Villa Lempa.
 

Colle S. Giacomo e Colle S. Marco
Le più vicine località montane dalle quali si possono apprezzare vedute panoramiche mozzafiato.